Il potenziale elettrico di membrana e il pH intracellulare come fattori che influenzano la concentrazione intracellulare di ascorbato e il loro ruolo nel trattamento del cancro – The Membrane Electrical Potential and Intracellular pH as Factors Influencing Intracellular Ascorbate Concentration and Their Role in Cancer Treatment.

La maggior parte delle cellule che costituiscono il corpo umano sono altamente differenziate e caratterizzate, tra le altre cose, da un’elevata negatività al loro interno e un potenziale elettrico di membrana plasmatica elevato. Le cellule tumorali sono diverse, poiché il loro potenziale elettrico di membrana è solitamente basso. Questa differenza è determinante per la concentrazione di ascorbato nel citoplasma cellulare, che può accumularsi nelle cellule tumorali fino a livelli tossici per diminuzione del flusso passivo in uscita dalle cellule, ma non nelle cellule sane. L’ascorbato è così un valido trattamento nella terapia del cancro, caratterizzato da tossicità sistemica nulla o bassa, ma alta tossicità selettiva. Alla base della tossicità selettiva ci sono il flusso passivo dell’ascorbato attraverso il doppio strato lipidico della membrana plasmatica e le proprietà elettriche della membrana stessa.
L’articolo tradotto presenta un’analisi matematica quantitativa volta a determinare la dipendenza della concentrazione nel citoplasma di ascorbato dalla sua concentrazione nel siero, nonché il tempo necessario per raggiungere il livello di stato stazionario, in cellule sane e tumorali. Il modello integra due nuove scoperte, ovvero che l’ascorbato diffonde passivamente attraverso il doppio strato lipidico e che la ferroptosi innescata dall’ascorbato è il meccanismo che colpisce le cellule tumorali. Il risultato principale dell’analisi è che, a causa del trasporto attivo, la concentrazione sierica di ascorbato non è una buona indicazione dell’efficacia del trattamento. Le simulazioni presentate indicano che il trattamento per essere efficace richiede il mantenimento di una concentrazione di ascorbato sufficiente, non necessariamente eccessivamente elevata, nel plasma e nei fluidi interstiziali per un tempo di esposizione lungo. La somministrazione di ascorbato per via orale per un tempo lungo dovrebbe dare risultati terapeutici migliori rispetto a un’infusione endovenosa relativamente breve (poche ore) di sue grandi quantità.

Codice: ASC012
Autore: Gąbka et al.
Data: 2021
Rivista: Cells 10(11), 2964
Argomento: acido ascorbico
Accesso libero: si
DOI: https://doi.org/10.3390/cells10112964
URL: https://www.mdpi.com/2073-4409/10/11/2964
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2025/01/17/asc012-gabka-et-al-2021/

Parole chiave: vitamina C; potenziale elettrico di membrana; trattamento del cancro; ferroptosi; efficacia dell’ascorbato
Tumore: n/a
Traduzione: L’articolo è stato tradotto in tutte le sue parti, con semplificazioni nella sezione “Risultati”
Punti di interesse:
L’ascorbato è un elemento importante per una varietà di processi cellulari, tra cui il controllo dei livelli di specie reattive dell’ossigeno che sono un fattore chiave nella carcinogenesi e nella terapia antitumorale. L’afflusso di ascorbato attivo al citoplasma delle cellule è facilitato da due trasportatori dedicati, SVCT1 e SVCT2. Studi recenti hanno dimostrato che l’ascorbato può anche attraversare la membrana plasmatica tramite diffusione passiva. La diffusione passiva di un acido debole attraverso le membrane dipende dal potenziale elettrostatico e dai gradienti di pH. Il livello di ascorbato intracellulare è quindi mantenuto dall’equilibrio di due flussi: il trasporto attivo geneticamente controllato e il trasporto passivo, che dissipa il gradiente di concentrazione dell’ascorbato generato dal trasporto attivo attraverso la membrana plasmatica. Il trasporto passivo è influenzato dalle proprietà elettriche delle membrane cellulari che differiscono tra cellule sane e cellule tumorali. L’ascorbato è generalmente considerato non tossico, tuttavia, quando aggiunto alle colture tissutali in concentrazioni di pochi mM provoca la morte delle cellule cancerose. Questi esperimenti indicano che le cellule cancerose sono sensibili alle elevate concentrazioni di ascorbato. Sulla base di questo l’ascorbato è stato proposto per il trattamento di vari tumori con protocolli clinici in cui una grande quantità di ascorbato viene somministrata per via endovenosa, con la ipotesi che la concentrazione di una sostanza attiva nel sangue è determinante della concentrazione nei tessuti di interesse. Questa ipotesi potrebbe però non essere valida per l’ascorbato a causa dell’esistenza di trasportatori di membrana specifici e del controllo fisiologico della sua concentrazione nel siero e nelle cellule. Di conseguenza, lo sforzo di elevare la concentrazione sierica di ascorbato potrebbe non essere necessario per ottenere l’effetto terapeutico. Leggi tutto

Traduzione articolo

Riassunto
L’ascorbato è un elemento importante per una varietà di processi cellulari, tra cui il controllo dei livelli di specie reattive dell’ossigeno. Poiché le specie reattive dell’ossigeno sono implicate come fattore chiave nella tumorigenesi e nella terapia antitumorale, l’iniezione di una grande quantità di ascorbato è considerata benefica nella terapia del cancro. Studi recenti hanno dimostrato che l’ascorbato può attraversare la membrana plasmatica tramite diffusione passiva. In contrasto dell’assorbimento tramite trasporto attivo, che è facilitato dalle proteine di trasporto (SVCT1 e SVCT2). La diffusione passiva di un acido debole attraverso le membrane dipende dal potenziale elettrostatico e dai gradienti di pH. Ciò è stato utilizzato per costruire un nuovo modello teorico in grado di fornire una concentrazione di ascorbato allo stato stazionario nello spazio intracellulare e di valutare il tempo necessario per raggiungerla. La conclusione principale dell’analisi è che la concentrazione intracellulare di ascorbato allo stato stazionario dipende debolmente dalla sua concentrazione sierica, ma richiede giorni di esposizione per saturarsi. Sulla base di questi risultati, si può ipotizzare che la somministrazione orale prolungata di ascorbato sia probabilmente più efficace di una breve infusione endovenosa di elevate quantità di ascorbato.


File pdf della traduzione semplificata di ASC012 Gąbka et al. (2021) “Il potenziale elettrico di membrana e il pH intracellulare come fattori che influenzano la concentrazione intracellulare di ascorbato e il loro ruolo nel trattamento del cancro – The Membrane Electrical Potential and Intracellular pH as Factors Influencing Intracellular Ascorbate Concentration and Their Role in Cancer Treatment.” Cells 10(11), 2964

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