“Il triangolo magico nei disturbi orali potenzialmente maligni: vitamina D, il recettore della vitamina D e malignità – The Magic Triangle in Oral Potentially Malignant Disorders: Vitamin D, Vitamin D Receptor, and Malignancy”
Gli OPMD (disturbi orali potenzialmente maligni) sono un gruppo di disturbi che colpiscono la mucosa orale, caratterizzati da una proliferazione cellulare aberrante, che possono degenerare in cancro. La carenza di VitD è diffusa tra coloro a cui è stata diagnosticata una OPMD ed il collegamento tra insufficienza di VitD e OPMD sta diventando sempre più riconosciuto. Le proprietà immunomodulatorie, antiinfiammatorie, antiproliferative ed epigenetiche della vitamina D sono alla base del mantenimento dell’integrità dei tessuti, corretta differenziazione, apoptosi e per questo la vitD è importante per la prevenzione e cura di questi disturbi prima della loro degenerazione in cancro.
Ho capito il perché del titolo, decisamente da apprezzare. “Il triangolo magico”. Con questo titolo gli autori hanno voluto sottolineare la necessità di legare tre elementi: un ligando, il suo recettore e la malignità. In questo caso il calcitriolo, il VDR e il cancro orale. Da troppo tempo, infatti, la $cienza, la branca collaterale aberrante (un vero cancro) della sana ricerca scientifica, quella asservita al potere e al profitto, si concentra maniacalmente solo su i recettori, o eventualmente su ciò che accade a valle dei recettori. Alla ricerca della nuova molecola e del nuovo farmaco salvavita, per l’ennesima monoterapia che mai da sola potrà portare ad una cura. Senza concentrarsi minimamente sul ligando, ovvero molecole biologiche non brevettabili. Vale per la somatostatina, per il GH, per la melatonina, e vale anche per la vitamina D e tante altre molecole. La $cienza ricerca brevetti, non cure. Nell’articolo gli autori affermano: “Degno di nota è che la maggior parte di questi studi si è concentrata sullo stato o sull’integrazione di VitD o sull’espressione / polimorfismo di VDR senza esaminare entrambi simultaneamente nello stesso paziente e correlarli tra loro. Va notato che VitD e VDR sono strettamente interconnessi, con VitD necessaria per l’attivazione di VDR e VDR necessaria affinché VitD eserciti i suoi effetti sui processi cellulari.”
Inoltre: “L’efficacia della VitD nello sviluppo e nel trattamento di OPMD e tumori del collo e della testa rimane poco chiara a causa dei dati limitati e inconcludenti disponibili.” Perché ancora oggi abbiamo dati limitati, e spesso inconcludenti? Con tutti i fondi alla ricerca disponibili, i mega laboratori scientifici, e l’avanzamento delle biotecnologie? Ma è possibile accettare di avere dati limitati e inconcludenti? Non è accettabile e non è possibile. Sono situazioni volute e create dal sistema. Perché 1) le ricerche non vengono fatte: in quella direzione non vanno i soldi. Sappiamo di dover sempre seguire i soldi per capire 2) o (peggio) le ricerche vengono accuratamente progettate per non evidenziare determinati risultati. Eh si, gli studi vengono sempre disegnati a priori con lo scopo di testare un’ipotesi e indagare un fenomeno osservato. Ma anche per fare il contrario, ci vuole poco, credetemi. 3) o (peggio ancora) capita che gli studi di fatto mostrino un determinato risultato, ma questo venga volutamente non presentato o alterato. Eh si, capita anche di vedere questo spulciando tabelle di determinati studi. Più spesso di quanto si immagina.
Voi, non aspettate la $cienza, o il vostro medico di famiglia dipendente ASL, che poverello è costretto a seguire i protocolli e tiene famiglia. Assicuratevi di avere adeguati alti livelli di questa vitamina meravigliosa, esponetevi al sole senza crema solare, mangiate cibi ricchi di vitamina D (carne di manzo, anche bella grassa, pesci grassi, uova, latticini) e integratela con ottimi integratori facilmente disponibili e a prezzi accessibili.
Traduzione articolo
Codice: VID001
Autore: Khamis et al.
Data: 2023
Rivista: International Journal of Molecular Science 24(20), 15058
Argomento: vitamina D
Accesso libero: si
DOI: https://doi.org/10.3390/ijms242015058
URL: https://www.mdpi.com/1422-0067/24/20/15058
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/11/21/vid001-khamis-et-al-2023/
Parole chiave: Vitamina D; recettore Vitamina D; disturbi orali potenzialmente maligni (OPMD); carcinoma a cellule squamose (SCC); premalignità; lesioni orali
Tumore: tumori del cavo orale
Traduzione: totale&fedele
Punti di interesse: La vitamina D (VitD) e il suo recettore (VDR) sono stati ampiamente studiati per i loro potenziali contributi alla prevenzione e alla gestione terapeutica di varie malattie e condizioni neoplastiche, tra cui il cancro orale. La VitD è classificata come un pre-ormone circolante eil calcitriolo è la sua forma attiva e un potente ligando dei recettori della VitD (VDR). La VitD ha funzioni fisiologiche cruciali nel corpo umano: regola i livelli di calcio e fosforo, aiuta nell’assorbimento di questi minerali dall’intestino, riduce la loro escrezione dai reni e regola il turnover osseo. Ma gli effetti biologici del calcitriolo non si limitano all’osso. Il calcitriolo, legato dalla proteina legante la vitamina D (DBP) viene diretta ad altri tessuti bersaglio VDR-positivi, come l’intestino, la ghiandola paratiroidea e altri. Funziona in modo genomico o non genomico, agendo o non agendo sul DNA (regolatore trascrizione genica). La vitamina D regola una serie di meccanismi di difesa dell’ospite, tra cui l’autofagia, l’apoptosi, la differenziazione cellulare, il rilascio di citochine e chemiochine che promuovono l’infiammazione, regola lo stress ossidativo. La carenza di VitD è associata a gravità e incidenza di infezioni, malattie infiammatorie, salute mentale, metabolismo, invecchiamento, risposte immunologiche, carcinogenesi e prognosi del cancro.
Il corpo umano ottiene la VitD principalmente da due fonti: fonti non dietetiche (esposizione alla luce solare) e fonti dietetiche da cibo e/o integratori. Pesci grassi (come salmone, aringa, tonno e sgombro), uova, manzo e latticini sono alimenti ricchi di VitD, tuttavia, tali cibi non vengono consumati adeguatamente in tutto il mondo per coprire il fabbisogno di VitD del corpo umano, con conseguente ipovitaminosi. La carenza di vitamina D ha un’elevata prevalenza in tutto il mondo. In Europa, il 13,0% e il 40,4% della popolazione generale presenta rispettivamente carenza e insufficienza di vitamina D. Circa il 41% degli adulti negli Stati Uniti è carente di VitD. La carenza di VitD è prevalente negli individui più anziani a causa della diminuzione correlata all’età della capacità della pelle di sintetizzare la VitD e del minore apporto alimentare. Secondo gli studi, l’incidenza dell’insufficienza in questa popolazione potrebbe essere pari al 70-80% in alcune aree.
Nel corso dei decenni precedenti, la carenza di VitD è stata correlata all’aumento della mortalità per tutte le cause, alle malattie infiammatorie acute e croniche, a diverse malattie autoimmuni e al cancro. Studi osservazionali suggeriscono correlazioni tra carenza di VitD e rischio di cancro più elevato, prognosi peggiore e tassi di mortalità più elevati. È stato dimostrato che dosi elevate di calcitriolo possono ridurre il tasso di proliferazione delle cellule tumorali. Il calcitriolo esercita molteplici effetti sulle cellule tumorali legandosi al VDR: ha un’azione antimetastatica, antiproliferativa, pro-differenziante, angiogenica, apoptotica e pro-autofagica. L’attività antiproliferativa comporta l’arresto del ciclo cellulare nella fase G0/G1, l’induzione della differenziazione e la promozione dell’apoptosi.
Gli OPMD (disturbi orali potenzialmente maligni) sono un gruppo di disturbi che colpiscono la mucosa orale e sono caratterizzati da una proliferazione cellulare aberrante. Sono considerati uno stadio premaligno, e se non trattati o monitorati, possono svilupparsi in cancro orale. I dati riguardanti il ruolo di VitD/VDR nel cancro della testa e del collo (HNC) rimangono limitati. I risultati degli studi che esaminano gli effetti dei livelli di VitD e/o dell’integrazione sui risultati dei pazienti con HNC sono controversi. Alcuni hanno mostrato risultati significativi, e altri non sono riusciti a mostrare una correlazione significativa. Degno di nota è che la maggior parte di questi studi si è concentrata sullo stato o sull’integrazione di VitD o sull’espressione / polimorfismo di VDR senza esaminare entrambi simultaneamente nello stesso paziente e correlarli tra loro. Va notato che VitD e VDR sono strettamente interconnessi, con VitD necessaria per l’attivazione di VDR e VDR necessaria affinché VitD eserciti i suoi effetti sui processi cellulari. Sebbene questi fattori possano influenzare in modo indipendente gli esiti dei pazienti con OPMD e SCC, la letteratura attuale non contiene indagini sulla loro interazione.
L’efficacia della VitD nello sviluppo e nel trattamento di OPMD e HNSCC rimane poco chiara a causa dei dati limitati e inconcludenti disponibili. Studi sull’incidenza di insufficienza di VitD in persone con OPMD hanno trovato una correlazione tra bassi livelli di VitD e sviluppo di queste lesioni orali. La carenza di VitD è diffusa tra coloro a cui è stata diagnosticata una OPMD dovuta per un’esposizione solare insufficiente, un’assunzione inadeguata e problemi medici che interferiscono con il suo metabolismo. E’ probabile quindi un ruolo della carenza di VitD nella trasformazione maligna di questi disturbi, legato alle seguenti proprietà della VitD:
1) proprietà immunomodulatorie influenzando sia il sistema immunitario innato che quello adattativo. La carenza di VitD diminuisce la funzione immunologica e aumenta la suscettibilità all’infiammazione cronica, incoraggiando l’insorgenza o la progressione dei disturbi della mucosa orale
2) proprietà antiinfiammatorie. La VitD inibisce la produzione di citochine pro-infiammatorie, come l’interleuchina-6 (IL-6) e il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa) e promuove la produzione di citochine antinfiammatorie come l’interleuchina-10 (IL-10)
3) proprietà antiproliferative. La Vit D regola la proliferazione cellulare, la differenziazione cellulare e l’apoptosi
4) proprietà epigenetiche. La Vit D regola l’espressione genica attraverso meccanismi epigenetici, perché influenza i modelli di metilazione del DNA e le modifiche degli istoni, che a loro volta possono influenzare l’espressione genica nello sviluppo e nella progressione del cancro.
Una corretta differenziazione cellulare e l’apoptosi sono essenziali per mantenere l’integrità dei tessuti e prevenire l’accumulo di cellule anomale che possono portare al cancro orale. La VitD promuove la differenziazione cellulare, favorendo un fenotipo più maturo e specializzato, induce l’apoptosi nelle cellule con DNA danneggiato o altre anomalie, aiutando a prevenire la progressione degli OPMD in cancro orale. Il collegamento tra insufficienza di VitD e OPMD sta diventando sempre più riconosciuto, e sono necessari ulteriori studi per stabilire una relazione causale e definire il ruolo appropriato dell’integrazione di VitD nella prevenzione o nel trattamento di queste lesioni, comprendere i meccanismi molecolari con i quali la vitD esercita le sue varie azioni. La prevalenza di carenza di VitD nelle persone con OPMD sottolinea la necessità di correggere questa carenza nutrizionale, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza e migliorare la prognosi delle malattie orali.
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