Presentazione articolo: Vitamina C ed epigenoma
I regolatori epigenetici sono enzimi fondamentali per la vita cellulare organizzata: controllano l’espressione genica, la programmazione cellulare da cellula staminale a cellula differenziata, e la riprogrammazione di cellule differenziate in cellule staminali. Questi processi necessitano il controllo dell’attivazione o della disattivazione di trascrizioni di geni. E questo controllo della trascrizione di sezioni specifiche del DNA è operato dai fattori epigenetici, che modulano l’espressione genica senza alterare il DNA.
Importanti fattori epigenetici sono enzimi chiamati diossigenasi dipendenti da Fe 2+ e α-chetoglutarato, che necessitano della vitamina C per il loro corretto funzionamento. Le diossigenasi agiscono su basi metilate del DNA, innescano il processo di demetilazione. Una sezione demetilata del DNA è una sezione disponibile alla trascrizione, quindi attiva. La capacità di agire come donatore di elettroni per produrre il ferro ridotto è il meccanismo chiave per il quale la vitamina C è necessaria per questi enzimi. Una molecola antica e necessaria alla vita regolata, come la vitamina C non poteva che non essere coinvolta direttamente nel controllo della trascrizione genica, attraverso la quale si determina il destino di una cellula.
Esempi di regolatori epigenetici demetilanti che necessitano della vitamina C sono:
1) le demetilasi degli istoni: che agiscono sulla metilazione degli istoni, le proteine che compattano il DNA nella cromatina, affinché possa essere contenuto nel nucleo cellulare. Questi enzimi, compattando o scompattando il DNA lo rendendolo accessibile o meno alla trascrizione genica;
2) demetilasi del DNA e del RNA: demetilano direttamente molecole di DNA o RNA attivando la trascrizione genica di sequenze specifiche.
L’articolo discute quindi il potenziale della vitamina C nella programmazione di cellule staminali embrionali e cellule staminali ematopoietiche. Evidenzia il potenziale ruolo di carenze di vitamina C nello sviluppo del cancro, in particolare nei tumori del sangue. Data l’importanza della vitamina C per il mantenimento di un sistema immunitario sano, il potenziale della vitamina C di modulare la differenziazione delle cellule staminali ematopoietiche è stato sorprendentemente trascurato. La perdita di funzione dei regolatori epigenetici è un segno distintivo del cancro e, nel caso della malignità ematopoietica, è un fattore determinante nella progressione della malattia.
La capacità della vitamina C di modulare l’epigenoma amplia il ruolo fondamentale di questa vitamina nella biologia umana.
Vitamina C nella riprogrammazione delle cellule staminali e nel cancro – Vitamin C in stem cell reprogramming and cancer
Codice: ASC009
Autore: Cimmino et al.
Data: 2018
Rivista: Trends in Cell Biology 28(9): 698-708
Argomento: acido ascorbico
Accesso libero: si
DOI: https://doi.org/10.1016/j.tcb.2018.04.001
URL: https://www.cell.com/trends/cell-biology/Cimmino et al 2018
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/09/15/asc009-cimmino-et-al-2018/
Parole chiave: vitamina C, epigenetica, cellule staminali, proteine TET, metilazione, cancro
Tumore: n/a
Traduzione: l’articolo è stato tradotto in tutte le sue sezioni con semplificazioni
Punti di interesse: La vitamina C è un requisito alimentare essenziale per gli esseri umani, noto soprattutto per il suo ruolo nella protezione contro lo scorbuto. Il ripristino della vitamina C nella dieta inverte i sintomi dello scorbuto per il ripristino dell’attività delle prolilidrossilasi del collagene che necessità della vitamina C come cofattore. Le prolilidrossilasi sono una famiglia di enzimi diossigenasi dipendenti da Fe 2+ e α-chetoglutarato (Fe 2+/ α-KGDD; vedere Glossario) che necessitano della vitamina C come cofattore per mantenere la loro attività enzimatica. Altri enzimi di questo tipo sono fondamentali per la vita cellulare organizzata, in quanto sono regolatori epigenetici che controllano l’espressione genica e hanno un ruolo fondamentale nella programmazione cellulare, nelle cellule sane e nel cancro. Queste diossigenasi necessitano della vitamina C per svolgere correttamente la loro funzione. Si stima che la carenza di vitamina C sia ampiamente diffusa nella popolazione. Il modo in cui la carenza di vitamina C influenza la progressione delle malattie, dato il suo ruolo come regolatore epigenetico, necessita ancora molte indagini.
Il ruolo antiossidante della vitamina C
La vitamina C svolge un ruolo importante nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo mantenendo l’equilibrio redox intracellulare. Agendo come donatore di elettroni, la vitamina C può ridurre le specie reattive dell’ossigeno (ROS) generati durante le normali funzioni cellulari. Estinguendo i radicali liberi, la vitamina C proteggere dal danno ossidativo al DNA, dalla perossidazione lipidica e dall’ossidazione dei residui di amminoacidi in modo da mantenere l’integrità proteica.
La vitamina C è un cofattore chiave per Fe2+/α-KGDD ed è coinvolta nella programmazione cellulare
Oltre al ruolo antiossidante, la capacità di agire come donatore di elettroni per ridurre il ferro ferrico (Fe3+) in ferro ferroso (Fe2+) è il meccanismo chiave mediante il quale la vitamina C agisce come cofattore per le diossigenasi dipendenti da Fe2+ e α-chetoglutarato. Importanti regolatori epigenetici sono diossigenasi regolate dalla vitamina C e sono:
1) le istone demetilasi contenenti il dominio chiamato Jumonji C: agiscono sulla metilazione degli istoni, le proteine che compattano il DNA nella cromatina, compattando o scompattando il DNA e rendendolo idoneo o meno alla trascrizione;
2) demetilasi del DNA e dell’RNA della famiglia ALKBH: demetilano direttamente molecole di DNA o RNA attivando la trascrizione genica di sequenze specifiche;
3) la famiglia delle DNA idrossilasi di traslocazione dieci-undici (TET): agenti ipometilanti il DNA.
(Box 2 e 3 e vedi glossario)
Attraverso la modulazione dell’attività dei fattori epigenetici, la vitamina C è in grado di svolgere una funzione di controllo della trascrizione del DNA attraverso reazioni di demetilazione, sia degli istoni, sia direttamente del DNA attivando o disattivando cosi la trascrizione genica. In studi indipendenti è stato dimostrato che la vitamina C potenzia l’attività delle diossigenasi dipendenti da ferro e α-chetoglutarato e può promuovere la demetilazione del DNA nelle cellule staminali embrionali e migliorare la riprogrammazione delle cellule somatiche in cellule staminali pluripotenti indotte.
Regolazione epigenetica della vitamina C delle cellule staminali emopoietiche (HSC)
Sulla base delle precedenti osservazioni, il ruolo della vitamina C nel mantenimento ottimale dell’attività degli enzimi diossigenasi TET nelle cellule staminali ematopoietiche (HSC) durante i processi di differenziamento nelle diverse linee cellulari del sangue, ha recentemente attirato l’attenzione dei ricercatori. Le mutazioni inattivanti enzimi TET sono le più diffuse in pazienti con tumori del sangue. La perdita di funzione di TET causa cambiamenti di stati di metilazione nel genoma delle cellule staminali ematopoietiche con cambiamenti dell’espressione genica specifica, instabilità genomica e cambiamenti del regolare sviluppo delle cellule ematopoietiche. Ne conseguono crescite alterate e aberranti delle varie linee cellulari. Visto che la vitamina C è necessaria per il mantenimento di un sistema immunitario sano, ed è importante nel regolare l’attività degli enzimi TET, il potenziale della vitamina C nel modulare la differenziazione delle cellule staminali ematopoietiche attraverso la regolazione dell’epigenoma è stato sorprendentemente trascurato. Carenze di vitamina C possono alterare la funzionalità degli enzimi TET nei processi di differenziazione delle cellule ematopoietiche, che possono essere invertite con l’assunzione di vitamina C nella dieta.
L’ipermetilazione del DNA è un segno distintivo delle cellule staminali embrionali umane aberranti provenienti da pazienti con tumori del sangue con una mutazione per gli enzimi TET. Farmaci ipometilanti del DNA provocano un tasso di risposta più elevato nei pazienti con mutazioni TET2. È stato dimostrato che la vitamina C agisce in sinergia con la decitabina (agente ipometilante) per migliorare l’ipometilazione del DNA. L’integrazione di vitamina C nella dieta potrebbe migliorare le risposte terapeutiche nei pazienti trattati con agenti ipometilanti del DNA.
Vitamina C come adiuvante per la terapia del cancro
I pazienti con neoplasie ematopoietiche o altri tumori sono spesso marcatamente carenti di vitamina C e il ripristino o il mantenimento di livelli fisiologici ha dimostrato di rallentare la crescita delle cellule maligne in molteplici contesti. A basse dosi, la vitamina C agisce come antiossidante e mantiene livelli sufficienti di ferro nello stato ferroso per promuovere l’attività delle diossigenasi. A dosi più elevate la vitamina C può comportarsi come un pro-ossidante, causando stress ossidativo e deplezione del GSH che porta all’accumulo di specie reattive dell’ossigeno (ROS) (Box 4). L’aumento del ferro labile e della deplezione del GSH sono effettori distintivi della ferroptosi, una forma di morte cellulare non apoptotica causata dalla perossidazione lipidica letale. Questo potrebbe essere un meccanismo aggiuntivo attraverso il quale la vitamina C esercita la sua funzione di terapia antitumorale.
Osservazioni conclusive e direzioni future
La vitamina C è recentemente emersa come un importante regolatore della biologia delle cellule staminali e della progressione del cancro attraverso la sua capacità di modulare l’epigenoma. Mantenere una dieta ricca di vitamina C potrebbe aiutare a prevenire o sopprimere la progressione del cancro e le dosi farmacologiche potrebbero agire in sinergia con le terapie ipometilanti o dannose per il DNA. Inoltre, migliorare la biodisponibilità della vitamina C e comprendere la base strutturale con cui la vitamina C può agire come cofattore specifico per Fe 2+/α-KGDD può aiutare nello sviluppo di terapie mirate per trattare pazienti con carenze di regolatori epigenetici. La perdita di funzione nei regolatori epigenetici è un segno distintivo del cancro e, nel caso della malignità ematopoietica, è un fattore determinante nella progressione della malattia. La potenzialità della vitamina C di modulare l’epigenoma come terapia epigenetica naturale e non tossica per la prevenzione e il trattamento del cancro ha ulteriormente ampliato il ruolo di questa vitamina essenziale nella biologia umana. Leggi tutto
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