Risposta precoce inaspettata nella biodisponibilità orale dell’acido ascorbico – Unexpected early response in oral bioavailability of ascorbic acid vitamin C

Autore: Fonorow e Hickey
Data: 2020
Rivista: Townsend Letter
Argomento: acido ascorbico
Accesso libero: si
DOI: n/a
Autore: Fonorow e Hickey
Data: 2020
Rivista: Townsend Letter
Argomento: acido ascorbico
Accesso libero: si
DOI: n/a
URL (1): https://www.townsendletter.com/article/online-unexpected-oral-vitamin-c-response/
URL (2): https://www.vitamincfoundation.org/pdfs/Final-BioPaper-Jom-April-2018.pdf
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/08/17/fonorow-hickey-2020/
Parole chiave: acido ascorbico, ascorbato di sodio, glucometro, endovena, assunzione orale
Tumore: n/a
Traduzione: totale&fedele

Punti di interesse: Secondo il paradigma attuale solo 200 mg di vitamina C orale possano essere assorbiti, il resto verrebbe eliminato con le urine. In questo studio sono stati misurati i livelli plasmatici di vitamina C, minuto per minuto, per i primi 40 minuti utilizzando un glucometro Abbott Laboratories FreeStyle® Lite che in precedenti studi era stato visto rispondere quantitativamente alla vitamina C nel plasma sanguigno. Questo misuratore risponde a minori assunzioni orali di vitamina C e questo ha reso possibile evidenziare un iniziale alto tasso di assorbimento orale della vitamina. In contrasto con il paradigma prevalente, i risultati di queste misurazioni suggeriscono che l’acido ascorbico per via orale possa produrre lo stesso rapido aumento della concentrazione plasmatica di un’infusione endovenosa. Le misurazioni con tre glucometri Abbot sono state fatte su sangue di un paziente maschio di 61 anni, diabetico insulino-dipendente, minuto per minuto, per 40 minuti, per misurare l’assorbimento ematico di vitamina C in cinque casi: 1) durante l’assunzione per via endovenosa di 10 gr di ascorbato di sodio, 2) durante l’assunzione orale di 250 mg al minuto di acido ascorbico (totale di 10 gr in 40 minuti), 3) dopo unica somministrazione orale di 10 gr di acido ascorbico, 4) dopo unica somministrazione orale di 11,3 gr di ascorbato di sodio, 5) dopo unica somministrazione orale di 10 gr di glucosio. I risultati delle misurazioni, in mg/dl, non sono concentrazioni corrette di ascorbato, ma sono usati per mostrare i cambiamenti relativi dell’ascorbato nel sangue.
I risultati inaspettatamente hanno mostrato:
# durante l’infusione lenta per via endovenosa di 10 grammi di vitamina C, i tre misuratori separati hanno segnalato un aumento costante dell’ascorbato, coerente con l’aumento della concentrazione di vitamina C nel sangue. Alla fine dell’infusione tutti e tre i misuratori mostravano la diminuzione dei livelli ematici.
# la vitamina C orale somministrata a 250 mg al minuto entrava nel flusso sanguigno ad una velocità inaspettatamente elevata. I livelli ematici tra vitamina C orale ed endovenosa erano comparabili per i primi quindici minuti. Dopo questo periodo, i livelli ematici orali diminuiscono e la diminuzione della velocità di assorbimento potrebbe riflettere l’aumento del pH dello stomaco per il tamponamento dovuto all’acido ascorbico.
# con una singola dose orale di 10 grammi di acido ascorbico i risultati sono stati sorprendenti. Nei primi minuti, il rapido assorbimento orale di 10 grammi di acido ascorbico ha portato a livelli ematici più elevati rispetto a quelli misurati nell’infusione endovenosa di vitamina C. I livelli massimi apparivano già al minuto 3. L’ingresso nel sangue nei primi minuti avviene molto probabilmente attraverso il passaggio della vitamina attraverso la mucosa dello stomaco. Il dato rilevante è che la biodisponibilità di un dosaggio elevato una tantum ha prodotto livelli ematici superiori rispetto all’infusione endovenosa della stessa quantità.
# con una singola dose di 11,3 grammi di ascorbato di sodio, i risultati, inaspettati, mostrano una differenza tra i tassi di assorbimento di acido ascorbico e ascorbato di sodio. L’ascorbato di sodio produce un aumento più lento dei livelli ematici di vitamina C e non determina picchi transitori di alto livello.
La risposta dell’acido ascorbico, per quanto inaspettata nella sua dinamica, è coerente con la farmacocinetica nota degli acidi deboli. Un acido debole come l’acido ascorbico si trova nello stato relativamente non polare associato al basso pH dello stomaco e diventa più liposolubile. Gli acidi deboli spesso vengono assorbiti rapidamente dallo stomaco. Tuttavia, se l’acidità dello stomaco diminuisce (pH si alza), l’acido debole si dissocia e la polarità inibisce il trasferimento attraverso le membrane cellulari. L’acido ascorbico tamponerebbe il pH dello stomaco (da pH ~1 a pH ~4) e ne inibirebbe l’assorbimento. L’ascorbato di sodio è un agente tampone più efficace e questo spiega l’assenza del picco di assorbimento iniziale, osservato invece per l’acido ascorbico. Se il processo osservato consiste in un rapido assorbimento di acidi deboli dallo stomaco, potrebbe essere possibile mantenere l’acidità dello stomaco e promuovere un rapido assorbimento orale di grandi dosi di vitamina C, almeno in alcuni individui. Coerentemente con questa interpretazione è stato osservato che mentre l’acido ascorbico può essere rapidamente assorbito nel flusso sanguigno, l’ascorbato di sodio aumenta i livelli ematici più lentamente.
Il rapido e precoce assorbimento dell’acido ascorbico qui presentato può aiutare a spiegare ciò che Cathcart (1981) descrisse, ovvero come le persone malate e sotto stress possono tollerare assunzioni orali molto elevate di vitamina C. Le quantità di tolleranza intestinale come descritta da Cathcart (1981), a volte fino a 200 grammi al giorno, sono difficili da conciliare con il paradigma attuale che il plasma sanguigno si satura a 250 mg. Cathcart riferì anche che poteva ottenere “un effetto clinico dell’ascorbato” solo per via orale con acido ascorbico, non con ascorbati minerali.
Le letture minuto per minuto, confronti tra diverse forme di vitamina c (acido ascorbico e ascorbato di sodio) e diverse vie di somministrazioni (orale o endovenosa) hanno evidenziato precoci e alti tassi di assorbimento orale, che le misurazioni della vitamina C nelle urine o l’attesa troppo lunga per le misurazioni nel sangue non erano in grado di documentare. Questi ulteriori dati possono contribuire alla comprensione della farmacocinetica dell’ascorbato e avere implicazioni cliniche e nutrizionali rilevanti.
Non tutti modelli di glucometro sono così sensibili all’ascorbato. È possibile che la FDA possa considerare difettoso un glucometro che reagisce alla vitamina C. Per questo motivo, i produttori potrebbero essere costretti ad aggiornare i propri misuratori, rendendo le future versioni dell’Abbott e di altri misuratori inutilizzabili per le misurazioni della vitamina C. In futuro potrebbe essere reso disponibile un misuratore di vitamina C a basso costo che possa effettuare misurazioni accurate, in quanto una nuova società in Nuova Zelanda ha recentemente annunciato che sta sviluppando un misuratore del genere. Leggi tutto


File pdf della traduzione dell’articolo Fonorow e Hickey (2020) “”Risposta precoce inaspettata nella biodisponibilità orale dell’acido ascorbico”. Townsend Letter.

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