Approcci alla prevenzione del cancro epiteliale durante il periodo preneoplastico – Approaches to Prevention of Epithelial Cancer during the Preneoplastic Period.
Codice: RET006
Autore: Sporn M.B.
Data: 1976
Rivista: Cancer Research 36: 2699-2702
Argomento: retinoidi
Accesso libero: si
DOI: PMID: 1277177
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/01/29/ret006-sporn-1976/
Parole chiave: retinoidi, differenziazione, epiteli, tumori epiteliali, carcinomi
Tumore: n/a, tumori di origine epiteliale (carcinomi)
Traduzione: totale e fedele
Punti di interesse
Il tessuto epiteliale è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto animale. È costituito da cellule di forma regolare, che aderiscono le une alle altre. Nei vertebrati questo tessuto costituisce, in particolare, il rivestimento interno ed esterno della maggior parte delle superfici corporee. Ha funzione di rivestimento, secrezione, trasporto, assorbimento.
L’approccio clinico convenzionale per i tumori epiteliali è stato quello di attendere la malattia invasiva e quindi trattare questa malattia con chemioterapia citotossica, chirurgia, radioterapia. Nell’approccio convenzionale alla malattia, il cancro è trattato come se fosse un’entità che potrebbe essere distrutta o rimossa, ignorando l’evidenza che il cancro è un processo diffuso, evolutivo, e sempre in sviluppo.
Quello che viene chiamato “cancro” nelle statistiche di incidenza clinica è il processo nelle sue fasi terminali; a questo punto molti dei controlli fisiologici che consentono una crescita epiteliale ordinata sono andati perduti.
Un approccio alternativo al problema del cancro epiteliale è quello di considerare la malattia come un processo che richiede molti anni per raggiungere la sua fase finale e invasiva nell’uomo. Questo processo patologico ha il potenziale per essere controllato da meccanismi fisiologici o farmacologici durante le sue fasi iniziali, con l’obiettivo di prevenire la malattia allo stadio terminale e invasiva.
Il cancro è un processo patologico che inizia al momento dell’insulto cancerogeno originale, non nel momento in cui a un paziente viene diagnosticata una malattia invasiva. Questo approccio alternativo ci porta a considerare 2 argomenti. (a) Quali proprietà fondamentali e comuni sono note per essere condivise dalle lesioni epiteliali preneoplastiche? (b) Quali possibili meccanismi sono noti per mezzo dei quali la progressione di tali lesioni può essere stabilizzata, arrestata o invertita?
Proprietà delle lesioni preneoplastiche
a) Le lesioni epiteliali preneoplastiche sono spesso diffuse e multifocali; cioè, un intero organo può avere più focolai o centri di malattia preneoplastica. Questo è stato ora ampiamente documentato per il seno, il polmone, la vescica e il fegato. Leggi tutto
Traduzione articolo
Riassunto
Lo sviluppo del cancro epiteliale è un processo patologico che impiega molti anni per raggiungere il suo stadio finale e invasivo negli esseri umani. Questo processo patologico ha il potenziale per essere controllato con mezzi fisiologici o farmacologici durante i suoi stadi preneoplastici. Vengono discussi i meccanismi mediante i quali la progressione delle lesioni preneoplastiche può essere stabilizzata, arrestata o invertita. Il potenziamento farmacologico di tali meccanismi mediante analoghi sintetici della vitamina A (retinoidi) offre un possibile mezzo per la prevenzione del cancro epiteliale invasivo.
I tassi di morte per diverse forme comuni di cancro epiteliale sono aumentati o non hanno mostrato alcuna diminuzione durante il periodo di 20 anni dal 1950 al 1970 (47). Questi siti di cancro epiteliale includevano il polmone e il pancreas sia negli uomini che nelle donne, il colon e la vescica negli uomini e il seno e le ovaie nelle donne. Se includiamo i decessi di entrambi i sessi, i 6 siti di cui sopra rappresenteranno da soli la metà del totale dei decessi per cancro che si prevede si verificheranno negli Stati Uniti nel 1975 (47). Dovrebbe essere evidente che queste statistiche ci dicono che alcuni nuovi approcci sono necessari se intendiamo risolvere il problema del cancro epiteliale nell’uomo. L’approccio clinico convenzionale che è stato seguito con la maggior parte dei tumori epiteliali è stato quello di attendere che il paziente avesse una malattia invasiva e quindi trattare questa malattia con chemioterapia citotossica, chirurgia, radioterapia. Nessuna di queste modalità ha avuto singolarmente un successo per il trattamento di tutti i tipi di cancro epiteliale, nonostante alcuni progressi che si sono verificati. Nell’approccio convenzionale alla malattia, il cancro è trattato come se fosse un’entità che potrebbe essere distrutta o rimossa, ignorando l’evidenza che il cancro è un processo diffuso, evolutivo, in continuo sviluppo (18). Quello che viene chiamato “cancro” nelle statistiche di incidenza clinica è il processo nelle sue fasi terminali; a questo punto molti dei controlli fisiologici che consentono una crescita epiteliale ordinata sono andati perduti. Leggi tutto
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