Riflessioni personali su MUT011 Roehlecke e Schmidt (2020) “Tunnelling di nanotubi e microtubi tumorali nel cancro – Tunneling Nanotubes and Tumor Microtubes in Cancer”. Cancers, 12(4), 857
La comunicazione tra le cellule tumorali e il loro microambiente è un processo che coinvolge una varietà di cellule e una vasta gamma di meccanismi. Il trattamento di diversi tumori maligni e invasivi è limitato da un’insufficiente conoscenza della comunicazione intercellulare nel microambiente tumorale. Il fatto che le condizioni di stress promuovano la formazione di TNT e TM significa che queste strutture rappresentano una sorta di meccanismo di sopravvivenza allo stress stesso.
Prove crescenti suggeriscono che la comunicazione intercellulare da parte di TNT e TM contribuiscono alla sopravvivenza e alla progressione del tumore, a suoi cambiamenti genetici e fenotipici. Questi tubi a membrana collegano le cellule a distanze considerevoli. In un tumore solido, le cellule tumorali che si diffondono restano difficili da contattare con altri modi di comunicazione come giunzioni e vescicole. In questi casi, TNT e TM funzionano da guide di comunicazione spaziale, consentendo il contatto fisico diretto a distanza tra le membrane cellulari che inviano e ricevono il segnale. Si supera così la sfida del trasporto del segnale attraverso strutture tortuose all’interno del microambiente tumorale.
Ulteriori studi di questi tubi a membrana nel loro microambiente nativo sono essenziali per una comprensione completa. Ci si aspetta che le tecniche avanzate di microscopia intravitale forniscano il massimo guadagno per migliorare la nostra conoscenza delle loro caratteristiche distintive.
Concetti chiave:
Vasta gamma di meccanismi di comunicazione.
Stress determina sopravvivenza tramite aumento di contatti tra cellule e la loro comunicazione.
Poche informazioni e difficoltà di studio di queste strutture vitali.
Concetti chiave:
- Spazi infiniti della biologia neoplastica CONTRO
- strutture portanti basilari nel cancro ovvero crescita e mutagenesi
- Molteplici modalità di comunicazione cellulare, colpendone una se ne attiva un’altra.
- Ostacolare la mutagenesi alla base, non sottoponendo il cancro a ulteriore tossicità.
“Manca la valorizzazione clinica di evidenze scientifiche che porterebbe inevitabilmente ad individuare e colpire con efficacia i citati documentati e logici obiettivi primari nella prevenzione e terapia del cancro.
Dott. Giuseppe Di Bella, da: “La scelta antitumore” pag. 222-229, nel capitolo “Il contrasto alla capacità mutagena della cellula tumorale” (link meme)
Non frammentando e disperdendo la ricerca negli spazi sconfinati, infiniti della biologia neoplastica, ma concentrando, orientando e sviluppando le linee di ricerca sul contrasto alle strutture portanti, basilari del cancro, sui meccanismi di crescita e progressione mutagena, si potranno superare i gravi e dannosi limiti e le invalicabili frontiere nella cura del cancro. Si potranno contenere, contrastare le enormi potenzialità e vitalità dei cloni neoplastici potenziando al tempo stesso efficienza e funzionalità delle reazioni vitali fisiologiche.”
“La base delle sue idee è considerare il cancro come una forma di vita, una vita che ha definito “potente, opprimente, parassitaria e anarchica. È necessario combinare una serie di sostanze che possono agire in modo centripeto sulle cellule tumorali e che possono avere effetto, di volta in volta, contemporaneamente o successivamente, sulla miriade di reazioni biologiche responsabili della vita di queste cellule. Ciò ha dato origine non a una sostanza ma a un metodo”.
Giuseppe Di Bella da: Di Bella et al. (2013) Effetti antitumorali della melatonina: revisione – Melatonin Anticancer Effects: Review. International Journal of Molecular Science 14, 2410-2430. (link meme)
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