Prolattina e cancro: l’orfano ha finalmente trovato una casa? – Prolactin and cancer: Has the orphan finally found a home?

Codice: PRL012

Autore: Sethi et al.

Data: 2012

Rivista: Indian Journal of Endocrinology and Metabolism 16(suppl. 2): S195–S198

Argomento: prolattina

Accesso libero: si

DOI: https://doi.org/10.4103/2230-8210.104038

URL: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3603025/

BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2021/11/25/prl012-sethi-et-al-2012/

Parole chiave: prolattina, cancro, carcinogenesi, recettore

Tumore: n/a

Traduzione: totale e fedele

Punti di interesse

Il lavoro è una mini revisione sul ruolo della prolattina e del suo recettore nei tumori al seno, cancro alla prostata, carcinoma al fegato, tumore al colon-retto, tumori ginecologici, tumori maligni della laringe. Le informazioni sono interessanti e utili, ma visto l’approccio degli autori nel presentare alcune delle loro conclusioni, i punti di interesse di questo articolo sono stati più ampiamente trattati nell’Allegato PRL012 che trovate in fondo alla traduzione. Alcune conclusioni infatti sono criticabili e questa critica ha richiesto un’ulteriore trattazione a parte. Anche articoli di questo genere sono utili per capire certi meccanismi, spesso attuati nella presentazione di opinioni o dati in riviste scientifiche, a sostegno o contro certe posizioni. La scienza non è neutrale.

Traduzione articolo

Riassunto

La prolattina è stata a lungo associata alla galattorrea e all’infertilità nelle donne, mentre il suo ruolo negli uomini è in gran parte sconosciuto. Recentemente, è stata riconosciuta l’espressione della prolattina in vari altri tessuti come il seno, la prostata, la decidua e il cervello. Ciò ha portato alla valutazione delle azioni paracrine e autocrine della prolattina in questi tessuti e di un possibile ruolo nello sviluppo di vari tumori. Anche l’aumentata espressione dei recettori della prolattina è stata implicata nella carcinogenesi. Il cancro al seno ha l’associazione più forte con l’aumento dei livelli di prolattina e del recettore della prolattina. Anche il cancro alla prostata ha riportato un’associazione significativa, mentre il ruolo della prolattina nel tumore del colon-retto, ginecologico, laringeo ed epatocellulare è più tenue. Anche la via di segnalazione del recettore prolattina è stata implicata nello sviluppo della resistenza alla chemioterapia. Pertanto, gli effetti di questa via nella cancerogenesi sembrano diffusi. Allo stesso tempo, offrono anche un nuovo entusiasmante approccio alla manipolazione ormonale dei tumori, in particolare dei tumori resistenti al trattamento. Leggi tutto

Allegato a PRL012 Sethi et al. 2012

Parole chiave: fallimento e resistenza

Parola chiave: fallimento

Il lavoro inizia con il riassumere ciò che nel 2012 si sapeva sul legame tra prolattina e tumore al seno. Gli autori affermano che il concetto di prolattina come fattore di cancro mammario non è nuovo, già era stato suggerito più di tre decenni fa. L’interesse sulla prolattina come un fattore rilevante nel cancro al seno si ridusse perché “la maggior parte degli studi, che utilizzavano la bromocriptina per ridurre i livelli sierici di prolattina, non ha portato a un trattamento di successo” e “la maggior parte di questi studi non ha raggiunto conclusioni specifiche sulla relazione tra prolattina e cancro al seno”. Faccio notare che a sostegno di queste affermazioni non viene citato nessun articolo.

Successivamente leggiamo: “La produzione locale di prolattina non può essere controllata dai convenzionali agonisti dopaminergici che agiscono a livello ipofisario. Questo fallimento della bromocriptina (l’agonista della dopamina più comunemente usato negli studi sul cancro) nel ridurre i livelli locali di PRL ha portato al fallimento di questo farmaco negli studi sul cancro.” Anche questa frase non è seguita da una citazione.

Quindi il messaggio che passa è: bromocriptina = fallimento sia perché gli studi con la bromocriptina per ridurre i livelli sierici di prolattina non hanno portato ad un trattamento di successo, sia perché la autoproduzione locale di PRL non può essere controllata da agonisti dopaminergici come appunto lo sono bromocriptina e cabergolina. Questo il messaggio che passa. Leggi tutto


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