Usi terapeutici della somatostatina e dei suoi analoghi: visione attuale e potenziali applicazioni – Therapeutic uses of somatostatin and its analogues: Current view and potential applications.
Codice: SST003
Autore Rai et al.
Data: 2015
Rivista: Pharmacology & Therapeutics 152: 98-110
Argomento: somatostatina
Accesso libero: no
DOI: https://doi.org/10.1016/j.pharmthera.2015.05.007
URL:https://europepmc.org/article/MED/25956467
BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2021/01/09/sst003-rai-et-al-2015/
Parole chiave: somatostatina, analoghi, recettori, apoptosi, crescita cellulare, giunzioni gap, angiogenesi, fattori di crescita
Tumore: n/a
Traduzione: parziale, molto semplificata
Punti di interesse
La somatostatina è un ormone con attività antisecretiva e antiproliferativa e funziona da neurotrasmettitore. Si lega a cinque sottotipi di recettori transmembrana denominati SSTR 1-5. I recettori condividono il 39% -57% di omologia in sequenza. Gli SSTR sono ampiamente distribuiti in tutto il sistema nervoso centrale (SNC) e periferico e in tutti i tessuti. Mentre tutti e cinque i sottotipi sono espressi nei tessuti umani normali, i sottotipi predominanti nei tessuti endocrini sono SSTR2 e SSTR5. La percentuale di espressione di un sottotipo di recettore può variare da tessuto a tessuto. I diversi recettori, una volta legati alla somatostatina innescano diverse reazioni. SSTR1 innesca effetti antisecretori sull’ormone della crescita, prolattina e calcitonina. SSTR2 inibisce anche la secrezione dell’ormone della crescita e quella di adrenocorticotropina, glucagone, insulina, interferone-γ e acido gastrico. SSTR5 ha lo stesso effetto inibitorio sull’ormone della crescita, l’adrenocorticotropina, l’insulina e il peptide-1 simile al glucagone e inibisce la secrezione di amilasi. SSTR3 riduce la proliferazione cellulare e induce l’apoptosi cellulare. Le funzioni di SSTR4 rimangono in gran parte sconosciute. Leggi tutto
Traduzione articolo
Riassunto (Abstract)
La somatostatina è un ormone tetradecapeptide ciclico endogeno che esercita molteplici attività biologiche attraverso cinque sottotipi di recettori ubiquitari distribuiti. Classificata come un ampio neuropeptide inibitorio, la somatostatina ha effetti anti-secretori, antiproliferativi e anti-angiogenici. L’uso clinico della somatostatina nativa è limitato da un’emivita molto breve (da 1 a 3 minuti) e dall’ampio spettro di risposte biologiche. Così sono stati sviluppati agonisti selettivi del recettore stabili. La maggior parte di questi agonisti terapeutici della somatostatina si lega fortemente a due dei cinque sottotipi di recettori, sebbene recentemente sia stato introdotto un agonista di più ampia affinità. Gli agonisti della somatostatina sono affermati nel trattamento dell’acromegalia con indicazioni recentemente approvate nella terapia dei tumori neuroendocrini. I potenziali usi terapeutici degli analoghi della somatostatina includono complicazioni diabetiche come retinopatia, nefropatia e obesità, dovute all’inibizione di IGF-1, VEGF insieme alla secrezione di insulina e agli effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Si possono anche considerare usi più ampi nella terapia antineoplastica e studi recenti hanno ulteriormente rivelato effetti antinfiammatori e anti-nocicettivi. Questa revisione fornisce una visione completa e attuale delle funzioni biologiche della somatostatina e dei potenziali usi terapeutici, informata dall’ampia gamma di progressi farmacologici riportati dall’ultima revisione pubblicata nel 2004 da P. Dasgupta. Viene spiegata la farmacologia dei recettori della somatostatina, vengono discussi gli usi attuali degli agonisti della somatostatina e viene esplorato il potenziale futuro delle applicazioni terapeutiche. Leggi tutto
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